Fè'dor Michajlovic Dostoevskij

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VonFreund
view post Posted on 5/8/2006, 00:35




Ecco il giudizio del più grande scrittore di tutti i tempi sul cosidetto risorgimento italiano:

Fè'dor Michajlovic Dostoevskij (1821-1881) così scrive nel suo diario per il periodo maggio - giugno 1877: "... per duemila anni l'Italia ha portato in sé un'idea universale capace di riunire il mondo, non una qualunque idea astratta, non la speculazione di una mente di gabinetto, ma un'idea reale, organica, frutto della vita della nazione, frutto della vita del mondo: l'idea dell'unione di tutto il mondo, da principio quella romana antica, poi la papale. I popoli cresciuti e scomparsi in questi due millenni e mezzo in Italia comprendevano che erano i portatori di un 'idea universale, e quando non lo comprendevano, lo sentivano e lo presentivano. La scienza, l'arte, tutto si rivestiva e penetrava di questo significato mondiale. Ammettiamo pure che questa idea mondiale, alla fine, si era logorata, stremata ed esaurita (ma è stato proprio così?) ma che cosa è venuto al suo posto, per che cosa possiamo congratularci con l'Italia, che cosa ha ottenuto di meglio dopo la diplomazia del conte di Cavour? E' sorto un piccolo regno dì second'ordine, che ha perduto qualsiasi pretesa di valore mondiale, ... un regno soddisfatto della sua unità, che non significa letteralmente nulla, un'unità meccanica e non spirituale (cioè non l'unità mondiale di una volta) e per di più pieno di debiti non pagati e soprattutto soddisfatto del suo essere un regno di second'ordine. Ecco quel che ne è derivato, ecco la creazione del conte di Cavour!" .
 
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view post Posted on 2/3/2022, 17:02
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granatiere granitico

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Nardella: 'Mi hanno chiesto di rimuovere statua Dostoevskij'

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piedistallo da collocare nei parchi pubblici, privo di statua sormontante, per accontentare i cancel culture
 
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1 replies since 5/8/2006, 00:35   128 views
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